Comunicato stampa dell’associazione “Campania, Europa, Mediterraneo”

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Riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

Per diritto di replica
La nostra fede contro ogni razzismo è indiscutibile

In relazione all’interpellanza del senatore di Forza Italia, Lucio Malan, ripresa da alcuni organi d’informazione, la presidenza dell’associazione “Campania Europa Mediterraneo”, organizzatrice del “Premio internazionale giornalistico e letterario Marzani”, con il solo intento di fare chiarezza, precisa quanto segue:

1) Il premio Marzani, giunto all’undicesima edizione, si svolge a settembre a San Giorgio del Sannio, in provincia di Benevento e ogni anno assegna il riconoscimento a personalità che si siano contraddistinte nella pratica di un giornalismo d’inchiesta, svolto in piena autonomia, privo di condizionamento da qualsiasi tipo di potere.
2) Le linee fondamentali su cui ci si muove per l’assegnazione del premio, sono quelle del dialogo tra i popoli, l’integrazione tra le diverse culture del Mediterraneo, il confronto delle idee sui temi fondamentali della democrazia, della libertà di stampa, del rispetto dei diritti umani e dell’affrancamento dei popoli da povertà e persecuzioni, etniche e religiose.
3) L’edizione 2018 del Premio ha avuto come tema centrale i conflitti nel Medio Oriente e in NordAfrica, evidenziando, in particolare, il ruolo svolto dal mondo dell’informazione per testimoniare le violenze dell’esercito islamico in quelle aree, nella sua avanzata verso l’Occidente.
4) In questa direzione, la presenza di quattro giornalisti stranieri, inviati di guerra, realmente coinvolti nel tema di cui si discuteva (la lotta all’Isis, giova ripeterlo), trova ragione nella loro attività sul campo e nella loro capacità di testimoniare la gravità di una situazione che rischiava di portare il Mediterraneo in una fase di oscurantismo religioso e di negazione della libertà dei popoli assoggettati.
5) I giornalisti premiati — Shelly Kittleson, giornalista free lance, USA; Hamid Masoumi Nejad, corrispondente dall’Italia della televisione pubblica dell’Iran; Talal Khrais, giornalista libanese, corrispondente di Al Manar dall’Italia e Ibrahim Farhat, presidente di Al Manar — sono stati invitati a parlare dei conflitti in atto nel Mediterraneo con esponenti politici italiani come l’on. Massimo Paolucci, parlamentare europeo Pd, l’on. Giuseppe De Mita, parlamentare centrista della scorsa legislatura, l’on. Pino Cabras, deputato del M5S, della Commissione Esteri della Camera, che per l’improvvisa concomitanza di impegni istituzionali non ha potuto, tuttavia, garantire la sua presenza, infine, il Ministro degli affari Sociali della Tunisia, Mohamed Trabelsi, rappresentato dalla Console della Tunisia a Napoli e in Campania, signora Beya Abdelbaky. Il premio ai due giornalisti libanesi è stato, altresì, consegnato per ricordare l’uccisione dei tre giovani inviati di Al Manar, trucidati dall’Isis per la loro partecipazione, come inviati di guerra, nella liberazione della città di Maaloula, in Siria. Il premio a Hamid Masoumi Nejad, corrispondente in Italia della Televisione pubblica dell’Iran, giornalista molto noto nel suo paese per i suoi eccellenti servizi sull’Italia e per essere un uomo di pace e del dialogo, è stato assegnato per la sua capacità di raccontare i conflitti sempre da una posizione di prima linea, cioè, nel luogo vero dove le cose avvengono. Occorre aggiungere – considerato che l’Italia è ancora uno Stato di diritto – che il giornalista iraniano, dopo anni di calvario giudiziario, è stato completamente prosciolto dalla Magistratura italiana da ogni accusa “perché totalmente estraneo ai fatti”.

6) L’accusa, accennata dal sen. Malan, di “premiare istigatori di odio diffuso della Comunità Ebraica” è risibile e palesemente strumentale. Peraltro, in un passato nemmeno tanto lontano, il riconoscimento è stato assegnato a personalità della letteratura e del giornalismo israeliani, a esponenti islamici e del mondo cattolico, a uomini e donne delle istituzioni democratiche del nostro paese e stranieri.
Una per tutti, la giornalista, scrittrice e blogger Manuela Dviri.
Di più. Il Premio, nella sua edizione prossima, sarà dedicato alla Shoa e alla necessità di fermare il razzismo e il fascismo in Italia ed in Europa.
La prima tappa di avvicinamento coincide con l’arrivo, la prossima settimana, della storica Anna Foa, che presenterà il suo libro libro “Andare per i luoghi di confino”, un testo che, partendo da quanto accade tra il 1926 e il 1943, “sconfina” nei giorni nostri, attraversati da nuove e più pericolose forme di intolleranza e di rifiuto della verità storica.

San Giorgio del Sannio, 29 ottobre 2018

Enzo Parziale
Presidente di “Campania, Europa, Mediterraneo”

Presentazione di Sentieri di resistenza con la presidente Carla Nespolo

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Venerdì 26 ottobre presso la Biblioteca provinciale è stata una giornata importante per il nostro Comitato provinciale e per tutta la famiglia antifascista sannita.
Alla presentazione del libro Sentieri di resistenza e del secondo ciclo di seminari, il cui inizio è previsto il 9 novembre, abbiamo avuto il piacere di poter ascoltare le parole della nostra cara presidente nazionale Carla Nespolo.
La presidente ha posto l’attenzione su vari punti, dalla necessità di combattere la vulgata di una Resistenza solo centro-settentrionale all’attenzione per la storia locale che, invece, ha aiutato e aiuta ancora a conoscere la nobile Resistenza civile e militare del Sud Italia; dalla genesi resistenziale della Costituzione al ruolo delle donne nella Resistenza e nell’Assemblea Costituente; dal ruolo dell’Anpi a livello nazionale all’importanza delle differenti pratiche portate avanti dalle varie sezioni locali; dalla necessità forte di continuare a studiare per difendere e conservare la memoria all’esigenza di dare risposte immediate e concrete alle manifestazioni fasciste sempre più palesi e diffuse.
Bisogna stringersi intorno alla nostra associazione perché come ha ricordato ancora la Nespolo «l’ANPI è contemporaneamente un’associazione che ha come obiettivo la conservazione e trasmissione della memoria, ma anche l’intervento sull’oggi. Non siamo e mai vorremo diventare un partito politico […] perché noi siamo un’altra cosa, siamo – come ha detto Marco Revelli, il figlio del grande comandante partigiano e scrittore Nuto Revelli – noi siamo i testimoni dei testimoni».

N.B. Nella sezione Foto e Video del nostro sito le immagini dell’evento.

di ANPI Benevento

Cgil Benevento: Rosita Galdiero rieletta segretario generale. Gli auguri dell’ANPI Benevento

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Il presidente, il comitato provinciale e tutti gli iscritti dell’ANPI del Sannio rivolgono vive felicitazioni e l’augurio affettuoso di buon lavoro alla compagna Rosita Galdiero, oggi rieletta segretaria generale della CGIL del Sannio. Insieme continueremo a lottare per difendere i valori della Costituzione, dell’antifascismo e della legalità, per il lavoro e per la costruzione di una società più libera e più giusta. Un abbraccio, compagna Rosita.

di Anpi Benevento

Comunicato Anpi sulla mobilitazione del 12 ottobre

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Venerdì 12 ottobre alle ore 9:00 a piazza Risorgimento avrà luogo il concentramento del corteo cittadino promosso e organizzato dal Collettivo Studentesco ClandestinaMente.
La mobilitazione, di respiro nazionale, vede gli studenti battersi contro il decreto “immigrazione e sicurezza” e a favore di una scuola aperta e inclusiva.
L’Anpi di Benevento, da sempre convinta del fondamentale ruolo della scuola nella formazione di soggettività libere e critiche, ritiene doveroso manifestare la propria vicinanza alla mobilitazione invitando i propri tesserati a prenderne parte.
La scuola può e deve essere una difesa contro le derive xenofobe, razziste e securitarie prese dal nostro paese; può e deve attuare pratiche di inclusione e solidarietà che siano modello per l’intera società; può e deve stimolare i giovani a sognare e immaginare un futuro aperto e plurale.
Se “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”, allora la scuola è il cuore di questa azione trasformatrice.
Per questi motivi ogni azione in difesa di una scuola scuola pubblica, democratica, laica, inclusiva e pluralista – come quella promossa dal Collettivo Studentesco ClandestinaMente – non può che vederci concordi e partecipi.

di ANPI Benevento

In vista della Marcia della Pace Perugia-Assisi

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Queste le parole inviate dalla presidente nazionale Carla Nespolo a tutti i comitati provinciali

«Carissime e carissimi, si avvicina la data della Marcia Perugia-Assisi, storica e preziosa iniziativa alla quale l’ANPI non ha mai mancato di dare la sua adesione e per cui ha realizzato negli anni una sempre più crescente partecipazione. Quest’anno la Marcia assume un carattere di risposta urgente e di massa alla pericolosa deriva anti-umanitaria prodotta non solo dai noti e quotidiani proclami razzistici del Ministro dell’Interno ma anche da atti concreti, l’ultimo dei quali la drammatica vicenda della nave Diciotti. Dovremo essere in tanti il 7 ottobre, dovremo unire cuori e risolutezza per dire con forza che l’Italia non è quella auspicata dai razzisti bensì un Paese che fa dell’accoglienza il cardine della propria identità, un lavoro di coscienza e civiltà che riguarda tutte e tutti. Ma c’è di più. Dovremo marciare anche oltre il 7 ottobre. Con idee, presenza, passione costanti. Occorrerà non smettere di stare “sul pezzo” della pace e dei diritti in ogni momento della nostra esistenza. Incontriamo le persone e raccontiamo loro cosa significa convivere e quanto sia molto più stimolante e ricco di vita dei muri e della primitiva cultura del sospetto. Per tutto questo vi aspetto a Perugia, vi aspettiamo noi tutti dirigenti nazionali. Vi vorrei con fazzoletti, cappelli e striscioni. Ma so che sarete in tantissimi, l’ANPI è così. Generosa e forte. Un affettuoso saluto».

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Dichiarazione della Presidente Carla Nespolo sull’esito delle elezioni svedesi

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Il partito “sovranista” di Svezia, pur non sfondando, ottiene un importante risultato. Si conferma così l’allarme da tempo lanciato dall’ANPI sulla crescente estensione di tali movimenti politici. Per quanto diversa sia la situazione attuale, non va mai dimenticata la sottovalutazione e la debolezza di tante forze democratiche davanti all’ascesa al potere di fascisti e nazisti nel 900. La via da percorrere per fermare l’espandersi di un fenomeno continentale che può minare alla radice i presupposti dell’UE è quella dell’unità degli antifascisti e della lotta per la difesa e il rinnovamento della democrazia. Antifascismo e democrazia sono le basi su cui è nata quell’unità europea che ha consentito mezzo secolo di pace. Ma è fondamentale un cambiamento radicale delle politiche economiche e sociali, dell’atteggiamento stesso dell’UE davanti ai problemi e ai bisogni dei popoli. Un decennio di austerità forzata e controproducente ha creato una rivolta delle coscienze ed una rottura dei legami fra i popoli e l’istituzione europea. Su questa base è sorto e si è sviluppato il consenso ai partiti “sovranisti”. Allarma che, nonostante l’evidenza dei fatti, l’UE si limiti a balbettii e sottovalutazioni, e si dimostri incapace di un’iniziativa che ponga al centro della sua attività il lavoro e la vita reale dei cittadini. È oramai urgentissima e indilazionabile una svolta risolutiva che faccia dell’UE un’unione di popoli, ed una rinnovata capacità di proposta politica e sociale dei partiti e dei movimenti che si ispirano al lavoro, alla pace, alla fratellanza.

Carla Nespolo – Presidente nazionale ANPI

10 settembre 2018

di Anpi Benevento

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Comunicato di solidarietà a Cosimo Maio

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L’Anpi di Benevento esprime con forza il proprio sentimento di vicinanza e di piena solidarietà nei confronti di Cosimo Maio del L@p Asilo31 sottoposto ad indagini preliminari accusato di aver violato l’art. 18 del T.U.L.P.S.
Riteniamo che sia doveroso stare dalla stessa parte con chi, come Cosimo, costantemente nella prassi quotidiana testimonia in maniera chiara e concreta l’impegno in favore di chiunque si trovi ad affrontare esperienze di emarginazione, di isolamento, di cancellazione dei diritti finanche di quelli fondamentali.
La manifestazione del 25 agosto di solidarietà per i migranti tenuti in ostaggio sulla nave Diciotti tenutasi nella nostra città si è unita idealmente e materialmente a quelle che si sono svolte in tutta Italia e che hanno evidenziato una volta di più la necessità di un fronte comune che prima di ogni altra disposizione giuridico-politica ritrovi in principi etici le basi per una lotta contro ogni forma di fascismo e di razzismo perché nessun uomo è illegale e nessun’azione in difesa dei più deboli può essere considerata illegale.

di Anpi Benevento

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Una maglietta rossa – Flash mob di solidarietà

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“Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità”. È questo l’appello che l’associazione Libera ha lanciato a livello nazionale, insieme ad Anpi, Arci e Legambiente, per la solidarietà e umanità con l’invito a indossare sabato 7 luglio un indumento rosso.
Nell’ambito di questo appello il coordinamento di Libera a Benevento ha organizzato, con Anpi e Arci, un Flash Mob alle ore 18:00 presso i semafori del Ponte Calore.
La scelta di questo luogo nasce perché è allo scattare del colore rosso che spesso i fratelli migranti si avvicinano a noi, ma è altrettanto vero che molte volte scatta anche la nostra indifferenza. Di fronte al colore rosso del semaforo, quando la legge della strada ci impone di fermarci, sabato ci fermeremo anche per dire basta a vittime innocenti del mare e per essere tutti più umani!
Scegliamo di stare sul ponte storico della nostra Città per gridare a tutti che vogliamo provare a costruire Ponti e non muri.
Lo faremo con la maglietta rossa, quella che le mamme indossano ai propri figli prima dì imbarcarsi per renderli visibili in caso di pericolo.
Inoltre nella stessa giornata ci saranno anche altre iniziative in collaborazione con il Coordinamento di Libera a Benevento: a Cerreto Sannita a cura del nascente Presidio di Libera; a Baselice presso il Pub NOSLOT ” Palazzo dei Baroni “; il gruppo musicale Fusione suonerà indossando la maglietta rossa.
Invitiamo, dunque, tutti a prendere parte a questa iniziativa e a rilanciare sui social network la partecipazione con la maglietta rossa attraverso l’hashtag #mettiamocineiloropanni.

di Arci Comitato di Benevento
    Coordinamento di Libera Benevento
    Anpi Benevento

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Comunicato ANPI sull’ingiunzione di chiusura del centro È più bello insieme

è più bello insieme

L’Anpi di Benevento avverte forte il dovere di esprimere la propria vicinanza e solidarietà al Centro Sociale Polifunzionale per Disabili È più bello insieme che da tanti anni svolge nella nostra città una funzione e un ruolo fondamentale nel sostegno alle fragilità diffuse, alle vite di tante persone e delle loro famiglie.
Il resoconto della situazione e il suo evolversi dall’inizio dell’anno fino all’ingiunzione di chiusura al 30 giugno sono stati ben descritti da Angelo Moretti: non ci sembra, davvero, esistano motivi, di nessuna natura, che possano condurre alla chiusura del centro.
In questi casi vorremmo che forte si alzasse la voce della politica e che non si lasciasse la soluzione del problema esclusivamente nelle mani della burocrazia, dei dirigenti e dei tecnici comunali.
Quand’anche dovessero emergere delle difficoltà e delle criticità – il contestato utilizzo sine titulo dell’immobile in via Firenze a cui il centro ha risposto dichiarandosi disponibile a un contratto di fitto – siamo fermamente convinti che la tutela della persona, il suo diritto all’assistenza, alla cura, allo svolgimento di una vita dignitosa e serena debbano prevalere su ogni altra logica, in primis quella economica.
Siamo altresì convinti che l’annunciato incontro tra i responsabili del centro e l’amministrazione comunale potrà essere foriero di belle e rassicuranti notizie.
Il centro È più bello insieme deve restare aperto, deve continuare ad operare nel fondamentale campo della tutela e della salvaguardia dei diritti, soprattutto dei più deboli e dei più fragili.
L’Anpi di Benevento non può, per questi motivi, non essere al suo fianco.

di Anpi Benevento

Alcune note a margine dell’Officina Maria Penna sulla nostra associazione

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L’Anpi è scuola di antifascismo ideale, morale e militante. I maestri che abbiamo avuto la fortuna di incontrare nella nostra esperienza di simpatizzanti e di tesserati all’interno dell’Anpi di Benevento ci hanno trasmesso valori alti e profondi, mostrato esempi significativi, non da ultimo ci hanno insegnato che “a problemi politici … risposte politiche (pur sempre, non definitive) … a provocazioni abnormi … la impossibilità di interlocuzione e di confronto”.
Tale è anche la nostra convinzione a tal punto che questo documento non si caratterizza propriamente come una risposta alle esternazioni espresse con una lettera aperta rivolta al nostro presidente e pubblicata sulla Gazzetta di Benevento on line sabato 23 giugno.
Questa situazione la vogliamo cogliere come un’opportunità, una possibilità, un’occasione per comunicare la nostra presenza attiva, consapevole, militante nei luoghi dove riteniamo dobbiamo essere, dove abbiamo scelto di esprimere la nostra prassi antifascista.
L’Officina di Studi storico-politici Maria Penna è un luogo di studio – serio, appassionato, collettivo – ed è formata da giovani studiosi che non solo hanno trovato nell’Anpi uno spazio aperto, plurale e inclusivo, ma hanno intravisto la possibilità per una prassi coerente con le proprie posizioni e le proprie convinzioni.
È nata il 10 giugno del 2016 da un’idea e per volontà di Amerigo Ciervo da poco – all’epoca – diventato presidente raccogliendo la preziosa e sapiente eredità di Tonino Conte.
Da quel giorno, tra difficoltà e ostacoli, è partita un’avventura che ci ha visti presenti, partecipi e attivi in quello che consideriamo essere il nodo cruciale della battaglia antifascista, la cultura.
La cultura, il sapere, la conoscenza non hanno luoghi esclusivi, non si trovano e manifestano in confini limitati, in riserve protette, ma è pur vero che cultura, sapere e conoscenza hanno nella scuola il loro centro nevralgico per la formazione e la crescita di soggettività libere e autonome.
Per questo il nostro impegno è stato in primo luogo quello di “offrire alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado un sostegno alla formazione storica, dalla documentazione alla ricerca, per lo sviluppo di un modello di cittadinanza attiva”, come sancito dall’accordo tra Miur e Anpi nazionale del 2014 e rinnovato nel 2017.
Abbiamo incontrato, negli ultimi due anni scolastici, studentesse e studenti di scuole di ogni ordine e grado della città e della provincia ascoltando le loro voci, le loro idee, le loro riflessioni, entrando insieme nelle storie di donne e uomini accomunati dalla lotta di Liberazione in vista di un paese libero, democratico, giusto.
Parallelamente abbiamo organizzato e curato un ciclo di seminari aperto a tutti che, partito nel mese di novembre dello scorso anno, si è concluso ad inizio giugno.
Questi seminari sono stati occasione di studio e di confronto per tutti coloro che hanno ritenuto – e tutt’ora ritengono – un impegno fondamentale ritornare ad approfondire, con serietà e con rigore, tematiche e prospettive storico-politico-filosofiche utili per provare a comprendere la complessità dei nostri tempi.
Noi, membri dell’Officina, abbiamo preso parte ai seminari, ognuno di noi seguendo un proprio filone di ricerca, mettendo al centro il proprio interesse, la personalissima matrice culturale.
Storia, politica, arte, letteratura, filosofia: lenti diverse per rileggere il passato e scrutare i segni del presente e del futuro. Non sono stati incontri con presenze oceaniche – eravamo e siamo consapevoli del terreno irto di difficoltà e ostacoli che ci aspetta – ma momenti nei quali in maniera raccolta, seria e attenta abbiamo cercato di fare quello che il nostro presidente – quello che non ha capito “ la direzione in cui da anni spira il vento” – aveva già evidenziato “vigilare democraticamente, come si diceva una volta, e convincere le persone, giovani e meno giovani, a prendere (o a riprendere) in mano libri di storia, partecipare a seminari di studi, rivedersi un po’ di film […] ritornando a essere “partigiani”, cioè stando dalla parte della libertà, della dignità, della democrazia, dell’uguaglianza. In breve, dalla parte della Costituzione. Ora è il tempo. Gingillarsi e cincischiare potrebbe essere pericoloso”.
Poiché riteniamo che questo monito abbia ancora – e forse di più – valore in questo nostro tempo presente continueremo con le nostre forze e le nostre capacità a sottolineare il rapporto tra memoria della lotta di Liberazione e resistenza alla barbarie attuale, tra antifascismo come ideale e antifascismo come lotta contro tutte le violenze, contro tutte le discriminazioni.
Proseguiremo sulla strada che abbiamo tracciato, continueremo ad entrare nelle scuole, ad incontrare le giovani e le giovanissime generazioni, a discutere e a confrontarci con chi ritiene che insieme si possa tornare a far risplendere la luce della ragione anche in questi tempi bui.

Benevento, 26/giugno/2018                   Officina di Studi storico-politici Maria Penna
                                                          Mariavittoria Albini, Lorenzo Covino,
                                                          Dario Melillo, Dolores Morra, Evelina Pignatiello,
                                                          Corrado Tesauro, Ilaria Vergineo