ANPI in lutto: è morto il partigiano Umberto “Eros” Lorenzoni

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L’Officina di studi storico-politici “Maria Penna” è nata con l’intento primario di portare nelle scuole di ogni ordine e grado la conoscenza della Resistenza e la memoria della lotta di Liberazione dalla oppressione nazifascista.
Negli ultimi due anni abbiamo incontrato centinaia di bambini e con loro abbiamo letto, ascoltato e provato a rivivere le emozioni, le paure, i sogni e le speranze delle donne e degli uomini che hanno combattutto per la libertà e la democrazia.
In queste occasioni i bambini hanno anche avuto tra le mani il libro Fulmine, un cane coraggioso. La Resistenza raccontata ai bambini, scritto da Anna Sarfatti. Nel libro, in appendice, è riportata anche una testimonianza di Umberto Lorenzoni, il partigiano “Eros”, che raccontava il suo incontro con Rolf, il cane di un ufficiale tedesco rimasto vittima in uno scontro a fuoco, un cane diventato prezioso compagno negli ultimi mesi dell’avventura partigiana.
Ecco, in un giorno triste come questo nel quale salutiamo un grande partigiano, un sorriso alberga sul nostro volto pensando a quei bambini di 9 e 10 anni e, in particolar modo, a quel bambino che leggendo la testimonianza di Lorenzoni “Quando ripenso alle ragioni che mi spinsero a unirmi ai partigiani nella guerra di liberazione, so che grande parte l’ha avuta l’essere cresciuto in una famiglia antifascista” disse “lo devo dire a mamma, dobbiamo essere antifascisti anche a casa”.
Che la terra ti sia lieve, compagno Eros.

di ANPI Benevento

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Con Massimo Paolucci riparte il secondo ciclo di seminari ANPI

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L’eurodeputato Massimo Paolucci ha dato il via alla seconda edizione dei seminari ANPI che, promossi e organizzati dall’Officina di studi storico-politici “Maria Penna”, quest’anno vedono anche la partecipazione della Federazione Lavoratori della Conoscenza della Cgil di Benevento e dell’associazione Proteo fare Sapere soggetto qualificato per l’aggiornamento e la formazione del personale della scuola.
L’intervento, dal titolo L’Europa ritorni a Ventotene. Dell’urgente necessità di una rifondazione, dopo un veloce passaggio sulla storia del Manifesto, ha posto l’attenzione sullo stato attuale del Continente.
Secondo Paolucci non salveremo l’Europa se ci limiteremo a ricordarne i meriti storici, ma bisogna evidenziare che di fronte alla crisi non sono state date risposte concrete e decisive.
La crisi è di natura politica perché alla moneta unica non sono seguite politiche veramente comuni, a livello fiscale, bancario, del lavoro, della difesa. Il problema, dunque, per Paolucci, non è l’euro, ma la scarsa integrazione che c’è stata a livello sistemico.
Tra le correzioni da fare il parlamentare europeo sottolinea l’esigenza di cambiare l’architettura istituzionale dell’Europa dando effettivamente il potere legislativo al Parlamento Europeo, rispettando in tal modo la volontà popolare che in esso si manifesta, e spostando sempre più funzioni alla Commissione Europea che deve diventare vero governo europeo.
Un altro elemento da correggere è la norma sugli aiuti di stato che, nata per impedire una concorrenza sleale tra le aziende di paesi con forze economiche diverse, nel mercato globale si è trasformata in una palla al piede che impedisce le politiche di crescita economica.
Alla luce di queste e di altre considerazioni Paolucci ha evidenziato come le questioni gigantesche che si aprono dinanzi a noi – l’ambiente, la pace, la povertà, le migrazioni – non siano affrontabili declinate a livello nazionale, ma richiedono una risposta comune a livello continentale.
L’Europa – ha proseguito Paolucci – è stata l’epicentro di due guerre mondiali, di guerre coloniali, di guerre di religione, ma è stata anche un’idea che ha cercato – con difficoltà, passi in avanti, sconfitte e ripartenze – di prendere forma concreta attraverso passaggi fondamentali.
A partire dal 1950 con il discorso di Robert Schuman, allora Ministro degli esteri francese, compare il concetto di Europa intesa come unione economica che darà vita, nel giro di pochi anni, prima alla CECA e poi alla CEE.
Nel 1953 De Gasperi, influenzato dalle idee di Spinelli, avanza un progetto di collaborazione militare tra gli stati europei che, però, fallisce a causa della bocciatura dell’assemblea francese nel ’54.
Le conflittualità, a volte più latenti a volte più esplicite tra i paesi europei, continuano ancora negli anni Sessanta tra la Comunità Europea e la Francia di De Gaulle – la cosiddetta crisi della “sedia vuota” con il presidente francese che boicotta le riunioni del Consiglio dei ministri della CEE, di fatto bloccandone l’attività – e, nella seconda metà degli anni Settanta, con la Gran Bretagna della Thatcher la cui avversione a una maggiore integrazione in Europa si manifesta, nel 1984, nella famosa frase «rivoglio indietro i miei soldi!», riferendosi al 50% dei finanziamenti per l’Europa che finiva nel settore agricolo.
E ancora il progetto della Costituzione Europea naufragato con lo stop alle ratifiche imposto dalla vittoria del no ai referendum in Francia e nei Paesi Bassi e ancora il Trattato di Lisbona.
Questo percorso, ricco di accelerazioni e improvvise frenate, pur non approdando ancora a quell’Europa sognata nel confino di Ventotene, non deve, però, ha concluso Paolucci, essere abbandonato o rinnegato perché – come scrisse Spinelli nella sua autobiografia – «ognuna di queste avventure è terminata con una sconfitta dell’avventura stessa e mia… Nessuna di queste sconfitte ha però lasciato in me quel rancore contro la realtà che così spesso alligna nell’animo degli sconfitti. La possibilità della sconfitta deve essere sempre accettata equanimemente all’inizio di ogni avventura creatrice. Bisogna sentire che il valore di un’idea, prima ancora che dal suo successo finale, è dimostrato dalla sua capacità di risorgere dalle proprie sconfitte».

Il prossimo incontro con i seminari è per venerdì 16 novembre alle 16.00 con il giornalista Sandro Ruotolo, il procuratore della Repubblica di Benevento Aldo Policastro e il referente provinciale di Libera Benevento Michele Martino che dibatteranno su Costituzione e legalità.

di Dario Melillo

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Secondo ciclo dei seminari ANPI. Inaugura l’eurodeputato Massimo Paolucci

copertina per Paolucci

Venerdì 9 novembre alle ore 17.00 riprendono i seminari ANPI promossi e organizzati dall’Officina di studi storico-politici Maria Penna.
Ad inaugurare la nuova serie sarà il deputato europeo Massimo Paolucci con un intervento dal titolo L’Europa ritorni a Ventotene. Dell’urgente necessità di una rifondazione.
I seminari di formazione, gratuiti e aperti a tutti, si svolgeranno nel periodo novembre 2018 – maggio 2019, nella sala Giuseppe Di Vittorio della Camera del Lavoro di Benevento, in via Leonardo Bianchi, 9.
Da quest’anno, grazie alla scelta dell’ANPI Benevento di aprire i seminari all’associazione Proteo Fare Sapere di Benevento e alla Federazione Lavortori della Conoscenza della Cgil, gli incontri si configurano come attività di formazione e di aggiornamento per il personale docente.
L’associazione Proteo Fare Sapere è soggetto qualificato per l’aggiornamento e la formazione del personale della
Scuola ed è inserita nell’elenco definitivo del Miur ai sensi della direttiva 170/2016, del Dm 177/2000 e del Dm dell’8/06/2005. Per ottenere l’attestato di partecipazione, inviare una richiesta di adesione a: benevento@proteofaresapere.it

Per ulteriori informazioni
Amerigo Ciervo, presidente Anpi Benevento 380 425 4363
Enrico Macrì, segretario Flc Cgil Benevento 340 142 5292
Mario Morelli, presidente Proteo Benevento 347 479 1551

di ANPI Benevento

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Comunicato stampa dell’associazione “Campania, Europa, Mediterraneo”

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Riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

Per diritto di replica
La nostra fede contro ogni razzismo è indiscutibile

In relazione all’interpellanza del senatore di Forza Italia, Lucio Malan, ripresa da alcuni organi d’informazione, la presidenza dell’associazione “Campania Europa Mediterraneo”, organizzatrice del “Premio internazionale giornalistico e letterario Marzani”, con il solo intento di fare chiarezza, precisa quanto segue:

1) Il premio Marzani, giunto all’undicesima edizione, si svolge a settembre a San Giorgio del Sannio, in provincia di Benevento e ogni anno assegna il riconoscimento a personalità che si siano contraddistinte nella pratica di un giornalismo d’inchiesta, svolto in piena autonomia, privo di condizionamento da qualsiasi tipo di potere.
2) Le linee fondamentali su cui ci si muove per l’assegnazione del premio, sono quelle del dialogo tra i popoli, l’integrazione tra le diverse culture del Mediterraneo, il confronto delle idee sui temi fondamentali della democrazia, della libertà di stampa, del rispetto dei diritti umani e dell’affrancamento dei popoli da povertà e persecuzioni, etniche e religiose.
3) L’edizione 2018 del Premio ha avuto come tema centrale i conflitti nel Medio Oriente e in NordAfrica, evidenziando, in particolare, il ruolo svolto dal mondo dell’informazione per testimoniare le violenze dell’esercito islamico in quelle aree, nella sua avanzata verso l’Occidente.
4) In questa direzione, la presenza di quattro giornalisti stranieri, inviati di guerra, realmente coinvolti nel tema di cui si discuteva (la lotta all’Isis, giova ripeterlo), trova ragione nella loro attività sul campo e nella loro capacità di testimoniare la gravità di una situazione che rischiava di portare il Mediterraneo in una fase di oscurantismo religioso e di negazione della libertà dei popoli assoggettati.
5) I giornalisti premiati — Shelly Kittleson, giornalista free lance, USA; Hamid Masoumi Nejad, corrispondente dall’Italia della televisione pubblica dell’Iran; Talal Khrais, giornalista libanese, corrispondente di Al Manar dall’Italia e Ibrahim Farhat, presidente di Al Manar — sono stati invitati a parlare dei conflitti in atto nel Mediterraneo con esponenti politici italiani come l’on. Massimo Paolucci, parlamentare europeo Pd, l’on. Giuseppe De Mita, parlamentare centrista della scorsa legislatura, l’on. Pino Cabras, deputato del M5S, della Commissione Esteri della Camera, che per l’improvvisa concomitanza di impegni istituzionali non ha potuto, tuttavia, garantire la sua presenza, infine, il Ministro degli affari Sociali della Tunisia, Mohamed Trabelsi, rappresentato dalla Console della Tunisia a Napoli e in Campania, signora Beya Abdelbaky. Il premio ai due giornalisti libanesi è stato, altresì, consegnato per ricordare l’uccisione dei tre giovani inviati di Al Manar, trucidati dall’Isis per la loro partecipazione, come inviati di guerra, nella liberazione della città di Maaloula, in Siria. Il premio a Hamid Masoumi Nejad, corrispondente in Italia della Televisione pubblica dell’Iran, giornalista molto noto nel suo paese per i suoi eccellenti servizi sull’Italia e per essere un uomo di pace e del dialogo, è stato assegnato per la sua capacità di raccontare i conflitti sempre da una posizione di prima linea, cioè, nel luogo vero dove le cose avvengono. Occorre aggiungere – considerato che l’Italia è ancora uno Stato di diritto – che il giornalista iraniano, dopo anni di calvario giudiziario, è stato completamente prosciolto dalla Magistratura italiana da ogni accusa “perché totalmente estraneo ai fatti”.

6) L’accusa, accennata dal sen. Malan, di “premiare istigatori di odio diffuso della Comunità Ebraica” è risibile e palesemente strumentale. Peraltro, in un passato nemmeno tanto lontano, il riconoscimento è stato assegnato a personalità della letteratura e del giornalismo israeliani, a esponenti islamici e del mondo cattolico, a uomini e donne delle istituzioni democratiche del nostro paese e stranieri.
Una per tutti, la giornalista, scrittrice e blogger Manuela Dviri.
Di più. Il Premio, nella sua edizione prossima, sarà dedicato alla Shoa e alla necessità di fermare il razzismo e il fascismo in Italia ed in Europa.
La prima tappa di avvicinamento coincide con l’arrivo, la prossima settimana, della storica Anna Foa, che presenterà il suo libro libro “Andare per i luoghi di confino”, un testo che, partendo da quanto accade tra il 1926 e il 1943, “sconfina” nei giorni nostri, attraversati da nuove e più pericolose forme di intolleranza e di rifiuto della verità storica.

San Giorgio del Sannio, 29 ottobre 2018

Enzo Parziale
Presidente di “Campania, Europa, Mediterraneo”

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Presentazione di Sentieri di resistenza con la presidente Carla Nespolo

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Venerdì 26 ottobre presso la Biblioteca provinciale è stata una giornata importante per il nostro Comitato provinciale e per tutta la famiglia antifascista sannita.
Alla presentazione del libro Sentieri di resistenza e del secondo ciclo di seminari, il cui inizio è previsto il 9 novembre, abbiamo avuto il piacere di poter ascoltare le parole della nostra cara presidente nazionale Carla Nespolo.
La presidente ha posto l’attenzione su vari punti, dalla necessità di combattere la vulgata di una Resistenza solo centro-settentrionale all’attenzione per la storia locale che, invece, ha aiutato e aiuta ancora a conoscere la nobile Resistenza civile e militare del Sud Italia; dalla genesi resistenziale della Costituzione al ruolo delle donne nella Resistenza e nell’Assemblea Costituente; dal ruolo dell’Anpi a livello nazionale all’importanza delle differenti pratiche portate avanti dalle varie sezioni locali; dalla necessità forte di continuare a studiare per difendere e conservare la memoria all’esigenza di dare risposte immediate e concrete alle manifestazioni fasciste sempre più palesi e diffuse.
Bisogna stringersi intorno alla nostra associazione perché come ha ricordato ancora la Nespolo «l’ANPI è contemporaneamente un’associazione che ha come obiettivo la conservazione e trasmissione della memoria, ma anche l’intervento sull’oggi. Non siamo e mai vorremo diventare un partito politico […] perché noi siamo un’altra cosa, siamo – come ha detto Marco Revelli, il figlio del grande comandante partigiano e scrittore Nuto Revelli – noi siamo i testimoni dei testimoni».

N.B. Nella sezione Foto e Video del nostro sito le immagini dell’evento.

di ANPI Benevento

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Cgil Benevento: Rosita Galdiero rieletta segretario generale. Gli auguri dell’ANPI Benevento

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Il presidente, il comitato provinciale e tutti gli iscritti dell’ANPI del Sannio rivolgono vive felicitazioni e l’augurio affettuoso di buon lavoro alla compagna Rosita Galdiero, oggi rieletta segretaria generale della CGIL del Sannio. Insieme continueremo a lottare per difendere i valori della Costituzione, dell’antifascismo e della legalità, per il lavoro e per la costruzione di una società più libera e più giusta. Un abbraccio, compagna Rosita.

di Anpi Benevento

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Comunicato Anpi sulla mobilitazione del 12 ottobre

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Venerdì 12 ottobre alle ore 9:00 a piazza Risorgimento avrà luogo il concentramento del corteo cittadino promosso e organizzato dal Collettivo Studentesco ClandestinaMente.
La mobilitazione, di respiro nazionale, vede gli studenti battersi contro il decreto “immigrazione e sicurezza” e a favore di una scuola aperta e inclusiva.
L’Anpi di Benevento, da sempre convinta del fondamentale ruolo della scuola nella formazione di soggettività libere e critiche, ritiene doveroso manifestare la propria vicinanza alla mobilitazione invitando i propri tesserati a prenderne parte.
La scuola può e deve essere una difesa contro le derive xenofobe, razziste e securitarie prese dal nostro paese; può e deve attuare pratiche di inclusione e solidarietà che siano modello per l’intera società; può e deve stimolare i giovani a sognare e immaginare un futuro aperto e plurale.
Se “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”, allora la scuola è il cuore di questa azione trasformatrice.
Per questi motivi ogni azione in difesa di una scuola scuola pubblica, democratica, laica, inclusiva e pluralista – come quella promossa dal Collettivo Studentesco ClandestinaMente – non può che vederci concordi e partecipi.

di ANPI Benevento

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In vista della Marcia della Pace Perugia-Assisi

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Queste le parole inviate dalla presidente nazionale Carla Nespolo a tutti i comitati provinciali

«Carissime e carissimi, si avvicina la data della Marcia Perugia-Assisi, storica e preziosa iniziativa alla quale l’ANPI non ha mai mancato di dare la sua adesione e per cui ha realizzato negli anni una sempre più crescente partecipazione. Quest’anno la Marcia assume un carattere di risposta urgente e di massa alla pericolosa deriva anti-umanitaria prodotta non solo dai noti e quotidiani proclami razzistici del Ministro dell’Interno ma anche da atti concreti, l’ultimo dei quali la drammatica vicenda della nave Diciotti. Dovremo essere in tanti il 7 ottobre, dovremo unire cuori e risolutezza per dire con forza che l’Italia non è quella auspicata dai razzisti bensì un Paese che fa dell’accoglienza il cardine della propria identità, un lavoro di coscienza e civiltà che riguarda tutte e tutti. Ma c’è di più. Dovremo marciare anche oltre il 7 ottobre. Con idee, presenza, passione costanti. Occorrerà non smettere di stare “sul pezzo” della pace e dei diritti in ogni momento della nostra esistenza. Incontriamo le persone e raccontiamo loro cosa significa convivere e quanto sia molto più stimolante e ricco di vita dei muri e della primitiva cultura del sospetto. Per tutto questo vi aspetto a Perugia, vi aspettiamo noi tutti dirigenti nazionali. Vi vorrei con fazzoletti, cappelli e striscioni. Ma so che sarete in tantissimi, l’ANPI è così. Generosa e forte. Un affettuoso saluto».

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Dichiarazione della Presidente Carla Nespolo sull’esito delle elezioni svedesi

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Il partito “sovranista” di Svezia, pur non sfondando, ottiene un importante risultato. Si conferma così l’allarme da tempo lanciato dall’ANPI sulla crescente estensione di tali movimenti politici. Per quanto diversa sia la situazione attuale, non va mai dimenticata la sottovalutazione e la debolezza di tante forze democratiche davanti all’ascesa al potere di fascisti e nazisti nel 900. La via da percorrere per fermare l’espandersi di un fenomeno continentale che può minare alla radice i presupposti dell’UE è quella dell’unità degli antifascisti e della lotta per la difesa e il rinnovamento della democrazia. Antifascismo e democrazia sono le basi su cui è nata quell’unità europea che ha consentito mezzo secolo di pace. Ma è fondamentale un cambiamento radicale delle politiche economiche e sociali, dell’atteggiamento stesso dell’UE davanti ai problemi e ai bisogni dei popoli. Un decennio di austerità forzata e controproducente ha creato una rivolta delle coscienze ed una rottura dei legami fra i popoli e l’istituzione europea. Su questa base è sorto e si è sviluppato il consenso ai partiti “sovranisti”. Allarma che, nonostante l’evidenza dei fatti, l’UE si limiti a balbettii e sottovalutazioni, e si dimostri incapace di un’iniziativa che ponga al centro della sua attività il lavoro e la vita reale dei cittadini. È oramai urgentissima e indilazionabile una svolta risolutiva che faccia dell’UE un’unione di popoli, ed una rinnovata capacità di proposta politica e sociale dei partiti e dei movimenti che si ispirano al lavoro, alla pace, alla fratellanza.

Carla Nespolo – Presidente nazionale ANPI

10 settembre 2018

di Anpi Benevento

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Comunicato di solidarietà a Cosimo Maio

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L’Anpi di Benevento esprime con forza il proprio sentimento di vicinanza e di piena solidarietà nei confronti di Cosimo Maio del L@p Asilo31 sottoposto ad indagini preliminari accusato di aver violato l’art. 18 del T.U.L.P.S.
Riteniamo che sia doveroso stare dalla stessa parte con chi, come Cosimo, costantemente nella prassi quotidiana testimonia in maniera chiara e concreta l’impegno in favore di chiunque si trovi ad affrontare esperienze di emarginazione, di isolamento, di cancellazione dei diritti finanche di quelli fondamentali.
La manifestazione del 25 agosto di solidarietà per i migranti tenuti in ostaggio sulla nave Diciotti tenutasi nella nostra città si è unita idealmente e materialmente a quelle che si sono svolte in tutta Italia e che hanno evidenziato una volta di più la necessità di un fronte comune che prima di ogni altra disposizione giuridico-politica ritrovi in principi etici le basi per una lotta contro ogni forma di fascismo e di razzismo perché nessun uomo è illegale e nessun’azione in difesa dei più deboli può essere considerata illegale.

di Anpi Benevento

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